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FECONDAZIONE EXTRACORPOREA

Cos’è il metodo In-Vitro?

Il metodo In-Vitro (FIVET, dall’inglese In-Vitro fertilization) è un intervento che consiste nel prelevamento della cellule gametiche dall’uomo e dalla donna (e cioè rispettivamente degli ovuli e spermatozoi), e la loro successiva fecondazione in condizioni di laboratorio. Gli embrioni formati in questo modo vengono colti fino al 2,3,4 o 5 giorno di sviluppo, e successivamente introdotti nell’utero della donna.

Il metodo è utilizzato in tutto il mondo già da 37 anni. Il suo autore, Robert Geoffrey Edwards, ha ricevuto nel 2010 il Premio Nobel per la sua elaborazione. Louise Brown è il primo bambino al mondo nato il 12 novembre 1978 nel Regno Unito, con l’aiuto del metodo In-Vitro. In Polonia, il primo intervento di fecondazione extracorporea riuscito è stato effettuato da Marian Szamatowicz nel 1987. In tutto il mondo vengono eseguiti oltre 600 000 interventi In-Vitro ogni anno. Si stima che dal 1978 siano nati circa 5 milioni di bambini grazie a questo metodo.

Come funziona la procedura In-Vitro?

Stimolazione ormonale delle ovaie

Il protocollo di stimolazione è selezionato individualmente per ciascuna paziente (protocollo breve o lungo), a seconda di:

Il compito principale è la stimolazione della crescita follicolare nelle ovaie, al fine di ottenere ovuli maturi, cioè ovociti. Durante l’assunzione dei medicinali, è estremamente importante controllare la crescita dei follicoli ogni qualche giorno, tramite l’utilizzo dell’Ultrasonografo.  Quando i follicoli raggiungono le dimensioni giuste, la paziente ottiene un farmaco che induce all’ovulazione. 36 ore dopo avviene l’intervento puntura, durante il quale sono prelevati gli ovuli. Nella maggior parte dei casi si ottiene circa una decina di ovuli maturi. Mentre, nel corso di un’ovulazione naturale di solito matura un ovulo.

Prelievo degli ovociti e spermatozoi

Nella tabella seguente sono riportate le informazioni dettagliate sulla procedura di prelievo degli ovociti dalla donna e la descrizione della procedura di raccolta del seme dall’uomo.

Donna Uomo
Nel giorno della puntura la paziente deve essere a digiuno. Il prelievo degli ovociti consiste nella puntura delle ovaie tramite la cupola vaginale, sotto il controllo dell’Ecografo. L’intervento viene eseguito in anestesia generale e dura 15 min. Il liquido con gli ovociti prelevati viene consegnato al laboratorio embriologico, dove gli ovuli vengono separati dal liquido follicolare e posti in un terreno di coltura speciale. Dopo la puntura la paziente riposa nella sala postoperatoria. In caso di forte dolore addominale e/o sanguinamento alcuni giorni dopo la puntura, si consiglia di recarsi immediatamente ad un ospedale e informare la clinica telefonicamente! Nello stesso tempo, l’uomo raccoglie il seme, tramite masturbazione, in una contenitore sterile, siglato con il suo nome, cognome e ora di raccolta dell’eiaculato (nel caso i cui la partner ha un cognome diverso, sul contenitore deve trovarsi anche il nome e cognome della partner). La raccolta del seme deve avvenire dopo un perdio di astinenza sessuale da 2 a 7 giorni). In caso di difficoltà nella raccolta del seme, è possibile una previa raccolta e congelamento del campione di seme, o materiale prelevato durante la biopsia testicolare, o dell’epididimo. Le coppie possono anche beneficiare della banca del seme. Il seme è soggetto ad una preparazione appropriata a seconda dei suoi parametri individuali.

Fecondazione in condizioni di laboratorio (FIVET o ICSI)

La seguente tabella riporta le informazioni sulle differenze tra il metodo di fecondazione In-Vitro classica e quello di microiniezione dello spermatozoo nel citoplasma dell’ovocita.

 

Fecondazione classica In-Vitro (FIVET)

Microiniezione dello spermatozoo nell’ovocita (ICSI)

  • L’ovocita viene posto su una piastra speciale assieme agli spermatozoi.
  • Lo spermatozoo penetra l’ovocita da solo.
  • È possibile da eseguire in caso di una giusta concentrazione e motilità degli spermatozoi.
  • Consiste nell’iniezione di uno spermatozoo selezionato all’interno dell’ovocita.
  • Lo spermatozoo viene selezionato dal dipendente del laboratorio.
  • Indicazioni:
    – previo fallimento del metodo classico di fecondazione In-Vitro,
    – numero ridotto di ovociti prelevati (meno di 5),
    – concentrazione ridotta del seme (sotto di 1mln/ml)

La selezione degli spermatozoi per l’intervento ICSI può essere effettua tramite la tecnica pICSI e MACS. Queste tecniche aumentano significativamente l’efficacia del trattamento. Ulteriori informazioni possono essere trovate QUI.

 

Coltura degli embrioni

Dopo 16-18 ore, si può già dire quanti ovociti siano stati correttamente fecondati. Dopo 25h un ovocita correttamente fecondato dovrebbe dividersi in due blastomeri – allora lo zigote diventa un embrione. Nel corso delle ore successive avvengono ulteriori divisioni cellulari. Nello sviluppo dell’embrione è importante sia il ritmo del suo sviluppo, che l’uniformità di divisione, che dimostrano la qualità dell’embrione. Gli embrioni che si sviluppano in un modo non uniforme o più lento, hanno un potenziale di sviluppo minore. L’immagine seguente illustra le seguenti fasi di sviluppo dell’embrione.

Embriotransfer

Trasferimento dell’embrione (ET, embriotransfer) è una procedura indolore che consiste nel trasferimento di uno o più embrioni tramite un catetere di plastica nella cavità uterina. La procedura viene eseguita sotto controllo ecografico. È importante che, durante la procedura, la paziente abbia la vescica piena. Dopo l’intervento, la paziente rimane nella sala operativa ancora per 15-20 minuti. Nel corso dei giorni seguenti, è consigliato non andare in sauna, al solarium, evitare l’abbronzatura, uno sforzo fisico intenso e lo stress.

E dopo cosa?

Dopo 2 settimane dall’iniezione, la paziente controlla il livello di beta-HCG. È un’analisi del sangue che può essere effettuata in qualsiasi laboratorio, nei pressi della residenza.

Per un livello elevato di beta-HCG si considera un valore superiore 30-50mIU / ml

Lo stato in cui si osserva uno stato elevato di beta-HCG viene chiamato gravidanza biochimica. Questo è un segnale per continuare ad assumere i farmaci ormonali che facilitano l’impianto dell’embrione nell’utero ed il mantenimento della gravidanza. A sua volta, abbiamo a che fare con la gravidanza clinica quando la gravidanza viene confermata tramite l’ecografia, dove è visibile il feto con l’azione cardiaca.

Qual è l’efficacia del metodo In-Vitro?

L’efficacia di fecondazione extracorporea varia dal 25% al 40%. Una singola procedura dà una possibilità di gravidanza di più del 20%, mentre nel caso dell’applicazione di tre procedure, la possibilità raggiunge il 40-50%. Il numero di procedure In-Vitro effettuate per una donna è individuale. Si assume che il numero ottimale di trattamenti vari da tre a sei. Un numero maggiore di interventi può costituire un peso eccessivo sia fisico che psichico per entrambi i partner.

Vi sono conseguenze derivanti dall’applicazione della procedura di fecondazione In-Vitro?

La fecondazione extracorporea, come qualsiasi altro intervento medico, è gravato dalla possibilità di complicazioni. Si verificano relativamente di rado.

Le complicazioni della puntura sono:

I farmaci per la stimolazione causano la crescita del livello di estrogeni e progesterone, il che a sua volta è legato a sintomi come: ritenzione idrica, aumento di peso, nausea, diarrea, disturbi nel basso addome, seno dolorante, sbalzi d’umore, mal di testa, stanchezza.

Alla procedura di anestesia sono legate conseguenze, effetti collaterali e complicazioni, che si verificano con frequenze diverse, e includono: sonnolenza prolungata, nausea e vomito, disturbi respiratori (dalla brevità di respiro, ipossia alla polmonite da aspirazione), disturbi cardiovascolari (dal calo di pressione ai disturbi cardiaci) , mal di gola, dolori muscolari, danni dentali, reazioni allergiche e altri. Le complicazioni gravi, pericolose per la vita o fatali, sono estremamente rare.

Nel caso di fecondazione assistita, si verificano, leggermente più spesso rispetto alla fecondazione naturale, complicazioni di gravidanza come la placenta previa o la gravidanza ectopica.

Gravidanza multipla – quando, durante la fecondazione In-Vitro, si impianta nell’utero deliberatamente più di un embrione al fine di aumentare le possibilità di concepimento,. Allora aumenta il rischio di gravidanza multipla.